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Fermate il calcio, il giocattolo è rotto
“Poi dice che uno si butta a…” diceva spesso Totò nei suoi film quando ascoltava qualcosa di incredibile. Poi dice che uno li vuole fermare e gli vuole tirare dietro tutta la passione e la voglia di calcio. Leggere, sentire, sapere quello che gli arrestati nella seconda trance del calcio scommesse, operazione Last Bet, fa accapponare la pelle e fa venir voglia di dire : fermateli.
Se è vera la metà delle cose è anche vero che non si può affermare con coscienza che il mondo del calcio è pulito e ci sono solo delle mele marce come in tutte le categorie.
Leggete quello che dice Massimo Erodiani, arrestato la scorsa estate, ed uno degli uomini chiave di questo imbroglio. Parla di tre partite di serie A (Palermo-Napoli, Napoli-Chievo e Inter Chievo).
“Le partite truccate, non si vengono a sapere se non la domenica mattina…proprio per il fatto di non sputtanarle…la domenica verso l’1.20 le vieni a sapere”
A proposito della partita Palermo-Napoli dice ancora :” Il gruppo dei Bolognesi (quello che secondo la procura era guidato da Beppe Signori, ndr) e quello degli Zingari fecero un accordo. Alle 3 arrivò l’indicazione sulla partita. Me lo disse Bellavista (ex giocatore del Bari, arrestato anche lui a giugno, ndr) addirittura già stavamo, mi sa, uno a uno…sicuramente a partita già iniziata. Non possiamo darlo per certo che la combine andò in porto, però con il risultato che fanno loro la partita è finita 2-1 per il Palermo, al primo tempo già”.
Basta?
No è perché? Erodiani ritorna sulla partita e sui tentativi di combine in serie A, sostenendo che “i bolognesi possono cacciare qualche partita grossa di serie A. Sicuro. Signori, ma pure Giannone o Bruni (gli ex commercialisti di Signori, ndr). Loro sanno o perlomeno, loro possono dire il referente che gli fa le partite, che è la cosa migliore se si vuole vuotare il sacco”.
Ed eccoci a Napoli: «Pirani disse che il Chievo andava lì a perdere e si faceva da solo la partita, uno primo tempo, uno finale. Partita finita 3-0 dopo 20 minuti”. Allora non era truccata? ”Come dice lui sì – risponde Erodiani al pm De Martino – lui aveva questa informazione tramite l’amico suo Pellissier (attaccante del Chievo, ndr). E dunque a combinare la partita furono Pirani con Pellissier”.
Infine, Inter-Chievo. Ad Erodiani il pm cita un’intercettazione in cui lui dice “l’anno scorso ho fatto il Chievo a Milano”. “Non parlo di Milan-Chievo – mette a verbale lo scommettitore – parliamo di Inter-Chievo…questa frase me l’ha detta Pirani, perchè Pirani era amico di Pellissier…me l’ha detta Pirani che l’anno prima aveva giocato Inter-Chievo e fecero una marea di gol”. Pirani le disse che aveva manipolato la partita? «Sì, tramite Pellissier». Il pm chiede poi se Pirani gli avesse detto anche della volontà del Chievo di segnare almeno un gol ed Erodiani risponde «Sì, sì». «Quindi aveva ricevuto il benestare della squadra avversaria?» chiede ancora De Martino. «Sì» è la risposta. E il pm fa mettere a verbale: «aveva ricevuto il benestare da parte dell’Inter»….
Che dire? Che ogni domenica siamo presi in giro tutti, tifosi, giornalisti, scommettitori normali, quelli che puntano 10 o 50 euro sperando di fare il colpetto della domenica e di andare a cena con gli amici. Che fosse un business vero e proprio lo sapevamo da anni, che le squadre si mettessero d’accordo talvolta per arrivare ad un risultato che non facesse male a nessuna delle due, anche.
Ma qui si è andati oltre: questo è un reato contro la passione, un attentato al diritto di divertirsi e di distrarsi della gente in buona fede.
Poi ci si lamenta che i tifosi più agitati abbiano dei comportamenti violenti: niente giustifica le aggressioni, le botte, gli insulti, i morti negli stadi, ma se gli ultras sono esasperati una parte di responsabilità ce l’hanno i giocatori, le società che spesso vanno oltre, la Lega e la Federazione che evidentemente non sanno o non possono controllare.
Gli ultras dell’Atalanta, per esempio, hanno chiesto conto a Cristiano Doni delle vicende che lo vedevano coinvolto nella combine di partite per le quali è stato arrestato. Lui oggi si permette di dire che tutto quello che ha fatto, lo ha fatto per il bene dell’Atalanta e che lui non ci ha guadagnato nulla.
Dagli atti dell’inchiesta della Procura di Cremona emerge anche che una dipendente della Lega Calcio di Milano aveva contatti telefonici con l’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni e con il suo compagno di squadra Thomas Manfredini e i due calciatori da lei ricevevano “particolari dell’inchiesta diversamente a loro sconosciuti e ricevevano preziosi consigli sulla strategia da riferire ai propri legali per contrastare le accuse del procuratore federale”.
Poi diche che uno non sa da che parte girarsi. E se qualcuno fermasse tutto fino a quando questa storia non sia stata del tutto chiarita? Con che faccia si ripresenteranno i calciatori italiani di fronte ai propri tifosi il prossimo 7 gennaio alla ripresa del campionato? Perché le sorprese si questa faccenda non sono ancora finite.
Fonte:
http://www.notizie23e59.it/2011/12/27/fermate-il-calcio-il-giocattolo-e-rotto/[Modificato da Prof.Vennera 28/12/2011 00:09]